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VINCE LA POESIA ”PREGHIERA DI SANT’AGNESE”


di PAOLA MORELLI
da Il Tempo, 16 gennaio 2006
(leggi in originale)


Ancora una volta la politica locale l’ha fatta da padrona all’interno dei 16 elaborati entrati in finale al concorso di arte varia sulla maldicenza, che ha vissuto ieri l’ultima giornata.

Il premio assoluto se lo è aggiudicato il brano "Preghiera a Sant’Agnese" (sezione poesia in dialetto) di Pio Di Stefano, a cui l’assessore comunale alla Cultura Fabio De Paulis ha consegnato virtualmente, visto che l’autore non era presente al momento della premiazione nel cortile di palazzo Margherita, l’Agnesino 2006.

L’elaborato ha ottenuto un giudizio unanime da parte delle due giurie (63 voti da quella tecnica e 63 da quella popolare) e ha vinto anche grazie all’interpretazione di Bartolomeo Giusti.

E così si è conclusa anche quest’anno la manifestazione dedicata alla tradizione aquilana della maldicenza. Un appuntamento che in ogni edizione acquista sempre più importanza e suscita interesse, come è stato ampiamente dimostrato, nella prima giornata, dalla presenza di giornalisti illustri ed internazionali.

Qualche nota di delusione è venuta al convegno "Maldicenza in politica" per le troppe assenze degli invitati, ma l’intrattenimento è stato comunque garantito dalla telefonata che Bruno Vespa ha avuto con il senatore a vita Giulio Andreotti.

La terza edizione si è conclusa ieri con lo spettacolo al Teatro comunale a cura del regista Federico Fiorenza, che ha accompagnato ogni brano con un filmato ricco di immagini che ben si accompagnavano a quanto interpretato.

Poi, prima di spostare la festa al cortile del Municipio, si è svolta la premiazione dei vincitori delle 4 sezioni: "Nu pomeriggiu" di Teresa Colaiuda (poesia in dialetto interpretata da Oscar Carbonara); "Mi manca Picone" di Sabatino Ciocca (prosa in lingua interpretata da Giuseppe Bisogno); "Un marziano visita la nostra città" di Bruno Ciammola (poesia in lingua interpretata da Claudio Marchione) e "Aj’ atru munnu" di Angelo Tatafiore (prosa in dialetto interpretata dal duo Antonello Carbonara e Giancarlo Chiodi).

E per chiudere in bellezza vin brulè preparato dall’Associazione nazionale alpini, il "Dolce di Sant’Agnese" preparato dai ragazzi dell’Istituto alberghiero ed altri prodotti realizzati dalle Devote di Sant’Agnese.