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Convegno 2004 - Rassegna stampa

NON PARLATE MALE DELLA MALDICENZA

di Igor Man
Specchio della Stampa, 24 gennaio 2004

Tanti anni fa, sedendo Francesco Cossiga in Quirinale, il presidente impeccabilmente vestito di alpaga testa di moro, in tono con l'immancabile Marinella, durante il ricevimento in giardino d'un 2 di giugno, si avvicinò a tre anziane signore in sosta all'ombra d'un albero caritatevole. Cossiga salutò con galante affetto quelle amiche: "E' tanto che non ci vediamo, telefonatemi per un tè… così facciamo un po' di pettegolezzi". "Sicuramente, vedremo di rifarci, rispose una delle tre elegantissime gentil-donne, amiche strette, forse mezzoparenti di Cossiga. In quel tempo (lontano) il Presidente non aveva ancora imbracciato il piccone, e confesso che mi rapì il suo evidente pregusto d'un sano pettegolezzo giusta la nobile usanza della nostra aristocratica borghesia di provincia. Oggi lo chiamano gossip e c'è chi ne ha fatto un lavoro,grazie a Internet, un lavoro (dicono) divertente. Soprattutto per chi lo fa, supponga.

UN CONVEGNO A L'AQUILA
Anche al cosmopolita Avvocato, il pettegolezzo-doc non dispiaceva. Il mitico Brunetto (centralinista, assistente, vigilante, eccetera) una mattina ch'ero arrivato in anticipo all'appuntamento "in collina", mi pregò di pazientare: "Sta ricevendo una relazione da Milano". La "relazione" era la telefonata d'una famosa e brava giornalista che gossipava all'Avvocato una festa "c'era questo, c'era quella", della Milano non da bere.

Confesso che il pettegolezzo, quello che il Presidente Cossiga assaporava, mi ha divertito.

In passato. Diciamo sino a una ventina d'anni fa. Era pettegolezzo-doc, non maldicenza cosmetizzata, era invero divertente, sinanco spassoso, ascoltarlo e tentar di farlo, faceva buon sangue. Poi, s'è andato incarognendo sino a naufragare nel mare puzzolente della maldicenza.

Sennonché. Sennonché due brave giornaliste (in ordine alfabetico) Maria Corbi, Laura Laurenzi sono state a L'Aquila per dar conto ai loro lettori del convegno nazionale intitolato al Pianeta Maldicenza. "Sdoganiamola. Riscattiamola. Niente a che vedere con il basso pettegolezzo, col volgare gossip, o con la calunnia invidiosa," esorta Laura. "Trattasi d'arte. Perfida si ma nobile."

Maria ci informa che il convegno beneficiava della "protezione" di Sant'Agnese. Nel suo monastero, il 21 di gennaio, la stessa data in cui si è tenuto il convegno, "serve e prostitute" libere dal lavoro, si riunivano "per dare la più ampia diffusione possibile ai fatti privati dei loro "padroni".

Di più: chi moderava il convegno che ha radunato all'Aquila vescovi, antropologi, accademici e via così? Bruno Vespa (aquilano di nascita), l'abile conduttore di quell'istituzione chiamata Porta a Porta. Lo ha fatto con un certo disincanto ma divertendosi e divertendo.

E last but not least: l'ospite d'onore rispondeva al nome illustre di Francesco Cossiga. Citiamolo: "La maldicenza è un arte raffinata che parte dalla verità'. Non è calunnia o diffamazione purchè parta dalla verità".

La verità?, benissimo, illustre Presidente Emerito. Ma chi può certificarla?

Igor Man